Puglia, le agevolazioni regionali sono cumulabili con Bonus sud

La nota della Regione Puglia sulla cumulabilità con il Credito d’imposta Mezzogiorno

Il Dipartimento dello Sviluppo Economico, Innovazione, Istruzione Formazione e Lavoro della Regione Puglia ha pubblicato una nota ufficiale lo scorso 26 settembre 2022, con l’obiettivo di specificare le condizioni relative al cumulo delle agevolazioni e sovvenzioni previste a livello regionale.

 

Cumulabilità con credito di imposta beni strumentali (Bonus sud)

Il riferimento normativo in materia di cumulo delle agevolazioni in Puglia è l’articolo 13 del Regolamento Regionale, il quale prevede che gli aiuti senza costi ammissibili possano essere cumulati con qualsiasi altra misura di aiuti di Stato con costi ammissibili individuabili.

La nota del Dipartimento Sviluppo Economico chiarisce che tra le misure cumulabili con sovvenzioni regionali ci sono anche:

  • il Credito di imposta per investimenti nel Mezzogiorno (Bonus sud), per l’acquisto agevolato di beni materiali a uso aziendale;
  • il Credito d’imposta ZES, fino a un limite massimo di investimenti agevolabili di 100 milioni di euro.

 

 

Bonus sud cumulabile con altre agevolazioni: regole e limiti

Il cosiddetto Bonus sud istituito a dicembre 2015 è un’agevolazione fiscale erogata sotto forma di credito di imposta per l’acquisto di beni materiali rivolto alle imprese del sud Italia, che consente il recupero del 25% dell’investimento per le grandi imprese, del 35% per le medie imprese e fino al 45% per le piccole imprese a fronte dell’acquisto di beni strumentali come macchinari, attrezzature e tecnologie.

A tale proposito, la Regione Puglia specifica che è possibile cumulare le sovvenzioni regionali con il Bonus sud fino all’intensità massima prevista dalla Carta degli Aiuti in vigore e quindi:

  • fino al 40% per le grandi imprese;
  • fino al 50% per le medie imprese;
  • fino al 60% per le piccole imprese.

 

Oltre a questo, i limiti della cumulabilità di sovvenzioni regionali con il Credito di imposta Mezzogiorno sono rappresentati:

  • dalla data del 31 dicembre 2022 come data limite entro cui realizzare l’investimento per poter usufruire del credito d’imposta previsto dal Bonus sud (salvo proroghe);

 

  • dal fatto di poter acquistare esclusivamente beni materiali, e non beni immateriali o edili come invece permette il Credito d’imposta ZES;

 

  • dal limite di investimenti agevolabili fissato dal Bonus sud in 3 milioni di euro per le piccole imprese, 10 milioni per le medie imprese e 15 milioni per le grandi imprese.

 

È infine necessario recepire anche quanto affermato dall’Agenzia delle Entrate a proposito della cumulabilità di diverse misure agevolative, ovvero che il cumulo di due benefici non deve superare il costo sostenuto per l’investimento da parte dell’impresa.

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